domenica 16 giugno 2013

L'Italia e i bambini al lavoro

Il 12 giugno si è festeggiato la Giornata mondiale contro il lavoro minorile eppure nel mondo 150 milioni di minori lavorano. L'Italia non fa eccezione con ben 260000 di preadolescenti costretti al lavoro a causa delle condizioni familiari, di cui 30000 a rischio di sfruttamento a causa di un lavoro pericoloso per la salute, sicurezza o integrità morale. Lavoro svolto di notte o continuativo, senza pause di riposo.
Alcune volte si inizia già prima degli 11 anni, ma tra i 14 e i 15 anni, al termine delle scuole medie inferiori, il picco raggiunge il 18,4%.
Spesso i giovani non intendono abbandonare la scuola, ma la difficoltà oggettiva di gestire entrambe le attività porta ad un tasso di abbandono effettivo tra i più alti d'Europa assestandosi sul 18,2% contro il 15% della media europea.

Mediazione obbligatoria: si ricomincia

A seguito dell'approvazione del cosiddetto Decreto del Fare, il Ministro Cancellieri ha spiegato : "Affrontiamo con forza e determinazione l'arretrato, togliendo la zavorra. I processi saranno più veloci".  
Nelle Corti d'Appello arriveranno 400 magistrati e altri 30 nella Corte di Cassazione. "A questa azione si affianca l'istituzione dell'ufficio del giudice: verrà fatto un reclutamento tra magistrati, avvocati e professori che assisteranno il giudice".
Inoltre viene riproposto l'istituto della mediazione: "Prevediamo che accelererà moltissimo. I fatti non arriveranno a processo, ma si discuteranno prima".

Quanto i social si assomigliano?

Anche Facebook si adegua agli altri social networl. Se finora gli hashtag (parole precedute da # che indicano l'argomento di una conversazione) erano di uso comune su Twitter, Google+, Instagram, Pinterest o Tumblr, e solo visibili su Facebook, ora possono essere utilizzati per esplorare le pagine pubbliche della rete.
Gli hashtag verranno attivati gradualmente a livello globale su tutti i profili nel giro di poche settimane.
I temi? Sport, Cronaca, Concerti, Show, Meme, con la possibilità inoltre di visualizzare anche gli hashtag esterni.
In precedenza Facebook ha ottenuto un brevetto sui suoi tag associati ai nomi degli iscritti: permettono di costruire link interni tra gli utenti. Con gli hashtag Facebook porta alla luce anche le connessioni tra le conversazioni in diretta.